A volte, la notte, chiudo gli occhi e perdo l’equilibrio.
Il freddo punge gli angoli più remoti della pelle, i fari delle auto disegnano sul soffitto figure evanescenti, la mente viene investita da immagini che hanno il profumo della pioggia. Alcuni ricordi si aggrappano nella memoria con violenza. Ci condizionano, ci fanno paura, chiudendo le porte ad ogni remota speranza di poter assaporare la felicità. Ancora una volta. L’ultima. Ricordi che sanno di malato, fumo e melanconia.
Quando ti abitui a guardare e muoverti nel buio, gli occhi si spengono, il nero lo indossi.
Può una vittima diventare carnefice?
“Non innamorarti mai di me”
Ripeto questa frase tra me e me da una settimana.
Tempo fa ho conosciuto una ragazza, talmente dolce, seria, carina e innocente che mi pare impossibile possa trovare interessante una come me, così distante dal suo modo di essere. Qualcuno la definirebbe “normale”, ma non sono una fan di questo termine. Forse lo sarò se un giorno sapranno offrirne un valido significato. Le ho permesso di affacciarsi a guardare i macigni che mi porto al seguito. Ma più si ostina a volerli slegare, più li tengo stretti. Trascorro il tempo ad avvertirla di stare attenta, che potrei schiacciarla, inghiottirla nel vuoto. E lei rimane lì, a “vedere come va”. A dirmi che mi è grata per la mia sincerità, mentre nessuna lo è mai stata con lei. Così giovane eppure torchiata dal tradimento, dalla curiosità di una etero annoiata, dai fugaci desideri di femmine in cerca del brivido di una sera. Mi verrebbe di proteggerla, soprattutto da me.
“Non ti da fastidio il piercing?” Lo sfiorava, quasi timorosa di farmi male.
“A volte sì.”
Silenzio. Ed ecco che le sue dita si spostano sulle labbra.
Non mi baciare, non mi baciare, non mi baciare.
Se mi entrassi dentro, impazziresti.
La bellezza delle giornate di pioggia 
Anche la Mia Ex mi diceva di non innamorarmi di Lei.
Mi ha sempre messa in guardia.
Ma non potevo fare altrimenti, l’ho amata dal primo sguardo.
Adesso che si è arresa all’evidenza che l’Amo e probabilmente l’Amerò per sempre, indipendentemente da dove la vita mi porterà.
Quindi ha iniziato a dirmi di non provare a capirla, nel suo caos, nei suoi sbalzi di umore, nei suoi silenzi, nelle notti insonni.
Ma io è da tanto che ci provo e di certo non smetto.
Mi farò ancora più male.
Dovrei darle retta.
Ma non posso.
Perché ci sono delle volte in cui l’unica cosa giusta da fare è quella sbagliata.
Impazzire di conoscenza o impazzire nel non sapere?
Io preferirei la conoscenza.
Sto impazzendo nel dubbio. Che mi lega e lacera lentamente.
La conoscenza per quanto possa esser dura e brutta e oscura permette di poter affrontare consapevolmente.
O decidere che è troppo, non fa per noi.
Aprile l’oscurità.
Può ferirsi e scappare, sì.
Ma se nonostante tutto resta??????
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Se, nonostante tutto, dovesse restare, sarebbe un bel casino. Come glielo spiegherei che, in certi momenti, non riuscirei a provare assolutamente niente? Che spesso mi sveglieró nel cuore della notte e andrò via perché non riesco più a dormire con qualcuno al mio fianco?
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Sicura di non essere la mia ex?
Perché dite le stesse cose.
Identiche.
Mi piacerebbe parlarti in privato..
Forse potremmo riuscire a trovare una via, una soluzione, o quanto meno un compromesso..
Analizzare due situazioni simili può aiutarci..
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No fidati, non sono la tua ex 😀 !
Volentieri, puoi scrivermi qui sleeping_sun87@libero.it
Essendo un blog pubblico, non posso espormi più di tanto, solitamente preferisco contatti meno freddi e impersonali 😉
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Perché non ti concedi un po’ di dolcezza? Non te la meriti?
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Forse non la merito. Forse non la voglio. Forse non é il momento.
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Se non sei Hitler travestita, allora la meriti. Il resto solo tu puoi saperlo.
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Io credo che se non riuscisse a entrarti dentro impazzirebbe comunque.
Capisco molto bene il tuo desiderio di proteggerla, ma magari anche lei ha il tuo stesso intento: proteggerti dai ricordi e dal passato.
Ti meriti qualcuno che abbia voglia e tempo di conoscerti…qualcuno che potrebbe già essere al tuo fianco.
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La domanda é se lei merita qualcuno con la testa affollata di mostri, che deve ancora ritrovare la propria umanitá.
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